Sindrome premestruale: un aiuto dagli acidi grassi
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Sindrome premestruale: un aiuto dagli acidi grassi
La sindrome mestruale affligge l’80% delle donne, con sintomi più o meno invalidanti: si passa da leggeri mal di testa, gonfiore addominale, mal di pancia, irritabilità e disturbi del sonno a vere e proprie crisi di nervi incontrollabili, depressione e dolori di vario genere che rendono difficile svolgere le comuni attività quotidiane.
Una soluzione sembra essere stata trovata da alcuni ricercatori dell’Università Federale di Pernambuco (Brasile): un mix di acidi grassi polinsaturi potrebbe risolvere abbondantemente il disturbo.
Gli studiosi hanno testato la nuova pillola su 120 donne divise in tre gruppi: alcune hanno assunto placebo, altre 1 grammo al giorno del nuovo medicinale e le ultime 2 grammi. Miglioramenti apprezzabili dei sintomi si sono ottenuti con l’integrazione minima e ottimali con quella di due grammi. La cosa importante però è un’altra: non si sono rilevati effetti collaterali particolari, come l’innalzamento dei valori di colesterolo totale o di prolattina. Un passo avanti notevole nello studio di una patologia fortemente invalidante come questa. Attualmente, i sintomi leggeri vengono curati con dei rimedi naturali, in primis il magnesio si è rivelato un importante ausilio per combattere la sindrome premestruale.
Nei casi più gravi invece il farmaco d’elezione è attualmente la pillola anticoncezionale. Sappiamo che le nuove formulazioni hanno pochi effetti collaterali ed ormai si possono assumere a tutte le età, ma non tutte le donne desiderano assumere tale farmaco. La nuova sostanza terapeutica è invece caratterizzata da Vitamina E ed acidi grassi polinsaturi, come l’acido linoleico e l’acido oleico. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Reproductive Health.
Fonte
Una soluzione sembra essere stata trovata da alcuni ricercatori dell’Università Federale di Pernambuco (Brasile): un mix di acidi grassi polinsaturi potrebbe risolvere abbondantemente il disturbo.
Gli studiosi hanno testato la nuova pillola su 120 donne divise in tre gruppi: alcune hanno assunto placebo, altre 1 grammo al giorno del nuovo medicinale e le ultime 2 grammi. Miglioramenti apprezzabili dei sintomi si sono ottenuti con l’integrazione minima e ottimali con quella di due grammi. La cosa importante però è un’altra: non si sono rilevati effetti collaterali particolari, come l’innalzamento dei valori di colesterolo totale o di prolattina. Un passo avanti notevole nello studio di una patologia fortemente invalidante come questa. Attualmente, i sintomi leggeri vengono curati con dei rimedi naturali, in primis il magnesio si è rivelato un importante ausilio per combattere la sindrome premestruale.
Nei casi più gravi invece il farmaco d’elezione è attualmente la pillola anticoncezionale. Sappiamo che le nuove formulazioni hanno pochi effetti collaterali ed ormai si possono assumere a tutte le età, ma non tutte le donne desiderano assumere tale farmaco. La nuova sostanza terapeutica è invece caratterizzata da Vitamina E ed acidi grassi polinsaturi, come l’acido linoleico e l’acido oleico. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Reproductive Health.
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