I segreti delle piante grasse

Di piante grasse ce ne sono tanti tipi. Hanno forme e dimensioni diverse. Con spine, lisce o pelose.
Molte fioriscono e le corolle hanno colori vivaci. La maggior parte
occupa poco spazio e può essere sistemata in ogni angolo della casa o
del balcone.
Mantenerle sempre in perfetta forma è semplice.
Qui vi diciamo quali sono le otto cose da sapere. E vi suggeriamo tre specie da acquistare: l’euforbia, l’opunzia e la crassula.
1. Tutte le piante grasse hanno bisogno di tanta luce. D’estate tenetele all’aperto, al sole diretto per mezza giornata.
In autunno, quando le portate in casa, scegliete un angolo molto luminoso. L’ideale è il davanzale interno di una finestra rivolta a sud.
2. Fate in modo che attorno alle piante circoli sempre un pò d’aria. All’esterno mettetele in una posizione sopraelevata, come le mensole di uno scaffale.
In casa, fate attenzione alle correnti d’aria e ai colpi di freddo.
3. Innaffiate pochissimo.
Nella stagione calda, la maggior parte di loro gradisce un goccio
d’acqua una volta alla settimana, due se la pianta è esposta in pieno
sole.
D’inverno bagnate una volta al mese.
Controllate che non resti acqua nel sottovaso, altrimenti le radici
potrebbero marcire. Se succedesse, asciugate subito il piattino. E fate
attenzione anche a non bagnare i fusti.
Se non avete un
innaffiatoio con il beccuccio sottile, usate un cucchiaino da bibita
con il manico lungo, in modo da non pungervi.
4. Le piante grasse amano il caldo d’estate ma il fresco d’inverno.
Nella stagione fredda rallentano la crescita e vanno a riposo. Perciò,
se sono in casa, non tenetele vicino ai caloriferi e mettetele in una
stanza con una temperatura non superiore a 18 gradi.
5. Rinvasatele in primavera, quando riprendono a fare fusti nuovi. Preparate una miscela formata da parti uguali di terriccio universale, di foglie e sabbia grossolana. Per evitare i ristagni di acqua fate sul fondo del vaso uno strato di sassolini spesso un centimetro.
Attenzione nel caso in cui le piante abbiano le spine: per estrarle dal
vaso senza ferirvi, piegate più volte un foglio di carta e fate una
striscia robusta ma flessibile. Avvolgete la pianta, prendete le due
estremità del foglio in mano e tirate verso l’alto, facendo uscire la
pianta dal vaso. Per eliminare una parte del vecchio terriccio, passate
la punta di uno spiedino di legno tra le radici. Versate il terriccio
che avete preparato nel nuovo contenitore con una piccola paletta o un
cucchiaio.
Per ridurre l’evaporazione, finita l’operazione, coprite la superficie con sassolini o graniglia.
6. Come scegliere il vaso? Puntate sulla terracotta perché sono più pesanti rispetto a quelli di plastica e, quindi, più stabili.
Per la misura
regolatevi così. Se la pianta è bassa e compatta, prendete contenitori
con un diametro uguale a quello della vostra pianta, foglie e spine
comprese.
Se la forma è allungata, calcolate un diametro che sia la metà rispetto all’altezza.
Potete scegliere, indifferentemente, vasi di qualsiasi forma, conici o
a cubo. Se volete fare delle composizioni utilizzate ciotole di
terracotta basse. Lasciate cinque centimetri tra una pianta e l’altra
per favorirne la crescita.
7. Per togliere la polvere, se si tratta di piante con le spine, usate un cottonfioc. Se le foglie sono lisce, passate un pennello morbido.
Alcune piante grasse sono coperte da una patina argentea: è uno
speciale strato protettivo ceroso che riflette la luce del sole ed
evita le scottature. Per pulirle, limitatevi a soffiare.
8. Il parassita più temibile è la cocciniglia.
Quella che attacca le piante grasse ha l’aspetto di un fiocchetto
bianco, grande quanto la capocchia di un fiammifero. Controllate di
frequente tra le foglie e le spine, per scoprirla subito ed eliminarla
prima che si diffonda.
Per neutralizzarla utilizzate un batuffolo di cotone avvolto su uno stecchino e inzuppato di alcol.
L’EUFORBIA
È una pianta grassa originaria
dell’Africa meridionale, formata da uno o più fusti diritti, spesso
ramificati, con rilievi spigolosi.
Tra la primavera e l’estate spuntano piccoli fiori che durano pochi giorni. Cresce lentamente. Va rinvasata ogni due anni.
Per la sua forma allungata sta bene vicino ad altre piante grasse
panciute o con le foglie disposte a rosetta. Riunitele in una ciotola
oppure raggruppate i vasi su un vassoio.
L’OPUNZIA
Fa parte della famiglia dei Cactus. Vive nei deserti del continente americano.
Ha la forma tipica del fico d’India, con i fusti carnosi, ovali e
appiattiti. Le spine sono cortissime, riunite a ciuffetti. La crescita
è veloce.
Se si allunga troppo e temete che il vaso possa
rovesciarsi, staccate qualche fusto e piantatelo in altri vasetti. Il
periodo giusto per dividerla e moltiplicarla è la primavera.
LA CRASSULA
Cresce spontaneamente nelle zone
desertiche o in ambienti aridi di montagna. Ha le foglie carnose.
Possono essere fitte e appuntite, oppure ondulate, o di forma ovale.
Talvolta sono lisce, altre volte sono pelose, ma non hanno spine.
A
fine inverno, al centro della pianta spunta l’infiorescenza formata da
fiorellini rosa, gialli o arancio. Coltivatela in un vasetto basso e
usate una miscela povera di terriccio e più ricca di sabbia e
sassolini.